martedì 23 settembre 2014

Riapertura dello Speleoviarium

Domenica 28 settembre, dopo la pausa estiva, riapre al pubblico lo Speleovivarium, con orario dalle ore 10:00 alle 12:00 e, in occasione di NEXT, con apertura prolungata al pomeriggio dalle ore 15:00 alle 18:00.
Il museo dedicato alla speleologia e alla vita del sottosuolo si trova sotto la piazza Carlo Alberto, dentro il colle di San Vito, con l'ingresso in via Reni 2/C. In questo tunnel artificiale, ex rifugio antiaereo risalente al secondo conflitto mondiale, è stato creato un suggestivo percorso tematico  accessibile a chiunque dedicato alla speleologia ed alla vita ipogea.
Molto si deve all'ideatore sig. Erwin Pichl che, negli anni '90, dedicò il suo tempo alla realizzazione della prima parte di un museo dedicato interamente alla speleologia. Grazie alla sinergica collaborazione ed alla costante attenzione dei Civici Musei scientifici, lo Speleovivarium svolge, da allora, un'importante opera di divulgazione, formazione e ricerca.
Grazie all'apporto delle classi terze del Liceo scientifico Galileo Galilei, durante lo scorso anno è stata revisionata e in parte rifatta la cartellonistica ed a questo argomento sarà dedicata una specifica giornata di approfondimento nel mese di ottobre.  
Domenica 28 settembre, con l'iniziativa intitolata "OLTRE IL BUIO", la Società Adriatica di Speleologia propone allo Spelovivarium visite guidate e laboratori rivolti a tutti per far comprendere, con specifici accorgimenti, gli straordinari meccanismi di percezione di alcuni degli animali che vivono perennemente nell'oscuro mondo sotterraneo e per mostrare l'incredibile "risparmio biologico" degli animali cavernicoli adattatisi a vivere in un ambiente povero di risorse, paragonabile per certi aspetti agli ambienti estremi del pianeta.
Lo Spelovivarium resterà aperto ogni domenica dalle ore 10:00 alle 12:00, con aperture straordinarie in occasione di particolari eventi.  Saranno comunque possibili visite ogni giorno della settimana, tramite prenotazione e su appuntamento.


(Foto P. Guglia)