mercoledì 3 dicembre 2014

UN’AULA SOTTO IL CIELO E LABORATORI DI ESPERIENZA

Ha avuto un indiscutibile successo la manifestazione intitolata “Un’aula sotto il cielo”, svoltasi giovedì 27 novembre nella sala incontri del Civico Museo di Storia Naturale di Trieste, la cui organizzazione è stata curata dalla Società Adriatica di Speleologia – tramite lo Speleovivarium Erwin Pichl – e dal Museo stesso. Si è trattato di un convegno sull'educazione allo sviluppo sostenibile e sull'apprendimento attraverso l'esperienza all'aperto, svoltosi in occasione della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2014.
E’ da segnalare la presenza del dott. Nicola Bressi, direttore dei Musei Scientifici, dell’assessore Antonella Grim, che ha voluto portare il suo saluto, e di Massimo Gobessi, moderatore dell’incontro. Molti gli interventi, quasi trenta, che hanno spaziato nel variegato e multiforme campo della didattica. Ogni relatore ha presentato la propria attività, toccando temi di carattere naturalistico, ambientale, artistico, storico, archeologico, museale, ecc …
Si è visto come l’aula chiusa possa aprirsi in molti modi, diventando grotta o bosco, ma anche laboratorio o museo, dove l’apprendimento diventa un’azione partecipata, un’esperienza comune, un’immersione nell’ambiente che ci circonda, dove è possibile vedere - e in molti casi toccare – quello di cui si sta parlando.
Non trasmissione asettica d’informazioni, ma coinvolgimento e condivisione.
L’amico Franc Malečkar, con il suo intervento, ha poi permesso di conoscere alcuni aspetti della “didattica verde” come organizzata nella vicina repubblica di Slovenia.
E’ risultato evidente come a livello locale le singole realtà siano molto diverse fra loro, con da una parte i grossi centri di richiamo turistico che possono contare su un alto numero di turisti (come ad esempio la Riserva Marina di Miramare, la Grotta Gigante o il sito paleontologico di Duino) e, dall’altra, il lavoro svolto annualmente con le scuole (un pubblico decisamente inferiore e, in pratica, sempre lo stesso). Proposte inserite in contesti economici che si confrontano con attività di puro volontariato.
E’ emersa quindi la necessità di collaborare, di razionalizzare e coordinare l’offerta, di mettersi in rete.
Ma chi dovrebbe coordinare tali azioni? Un soggetto pubblico, come il Museo di Storia Naturale, oppure un soggetto privato appositamente incaricato? E’ meglio creare qualcosa di completamente nuovo o appoggiarsi a strutture già esistenti?
Una giornata che ha dato innumerevoli ed interessanti spunti, quindi, ma che ha evidenziato anche le molte domande alle quali, in un vicino futuro, bisognerà dare delle risposte concrete.
Rimane la soddisfazione di aver lanciato un sassolino nello stagno, di essere riusciti a coinvolgere tanti soggetti diversi e di aver potuto parlare liberamente, dandosi l’appuntamento per ulteriori (e speriamo prossimi) momenti d’incontro.
E obbligatorio, a questo punto, fare un ringraziamento a tutta l’organizzazione dell’evento, allo staff del Museo ma, principalmente, alla persona che ha avuto l’idea iniziale e che poi, con entusiasmo e perseveranza, l’ha trasformata in qualcosa di concreto: l’amico Edgardo Mauri. Penso che al ringraziamento della Società Adriatica di Speleologia si associ anche quello di tutti i partecipanti all’interessantissima giornata di lavoro.

P.G.
Inizio dei lavori: introduzione del dott. Nicola Bressi (Foto P. Guglia)
Intervento di saluto dell'assessore Antonella Grim (Foto A. Maizan)
Una parte dei partecipandi alla giornata di lavoro (Foto A. Maizan)
Presentazione della realtà slovena di Franc Malečkar (Foto A. Maizan)
Intervento della nostra Federica Papi (Foto P. Guglia)