domenica 9 agosto 2015

ABISSO di Trebiciano

C’è una grotta particolarmente cara alla SAS, perché da anni ne curiamo la manutenzione ed al suo interno abbiamo effettuato regolarmente ricerche, studi ed esplorazioni: si tratta dell’Abisso di Trebiciano (n. 3 cat. Reg. - n. 17 cat. VG).
Recentemente qualcuno, e sicuramente con qualche ragione, ci ha ricordato che la cavità deve essere denominata correttamente “grotta di Trebiciano”, perché così era conosciuta originariamente al momento della sua scoperta (1841) e così viene citata in Catasto.
Noi però rispondiamo che i tempi sono cambiati e che tante altre grotte sono state trovate ed esplorate nel frattempo in questa zona. Piccole ed interessanti cavità che però non possono certo competere, per importanza, con la “grotta regina” dell’area di Trebiciano.
Che poi si tratti di un vero abisso ci pare non vi siano dubbi: la 17 VG è stata per vari anni - addirittura - la grotta più profonda del mondo.
Ci sarebbero poi le varie altre denominazioni storiche: perché non chiamarla allora Lindnergrotte, in onore del suo scopritore, oppure Jama Hrovatin, in ricordo del suo proprietario.
Infine è da ricordare la sua attuale denominazione in lingua slovena: Jama Labadnìca - nome che deriva dal vocabolo glabadnica che significa pozzo profondo. In passato era usata anche la denominazione Labòdnica, forse in riferimento alla sua forma di cigno (labod), ma sembra che quest’ultima si sia trattata di un errata denominazione.
Per noi dell’Adriatica quella cavità rimane però l’Abisso di Trebiciano, profonda serie di pozzi che porta alla grande caverna Lindner ed al Timavo profondo.
Vista la sua lunga storia di esplorazioni, ricerche ed immersioni pionieristiche, forse la denominazione di semplice grotta le sta decisamente un po’ stretta.
Chissà cosa ne pensa a proposito il buon Anton Friederich Lindner…