lunedì 11 aprile 2016

L'uomo che odiava l'Europa

Si parlerà di Europa sabato 16 aprile, alle 20.30, allo Spelovivarium Erwin Pichl, con la presentazione del romanzo di FABIO MAURI dal titolo "L’UOMO CHE ODIAVA L’EUROPA".
L’autore, eccezionalmente a Trieste il 15 e 16 aprile, incontrerà il pubblico in tre importanti appuntamenti per presentare questo romanzo di viaggio, amore e musica ambientato nell’europa del 2031. Una "storia Erasmus" in un’Europa ormai divisa, un racconto scorrevole, attuale, che senza polemiche e proposte induce riflessioni e desiderio di mettersi a viaggiare.
Le immagini raccolte dall’autore e le letture di Ariella Gracco e Daniela Abbona evocheranno l’esperienza e l’emozione del viaggio di Daniele, protagonista nel romanzo.
Saremo dunque trasportati dal racconto come in un trailer cinematografico. Una proposta nuova, coinvolgente e interattiva che si terrà a Trieste nelle seguenti sedi:

Venerdì 15 aprile, alle ore 19:00, al bar-libreria KNULP, via Madonna del Mare 7. Letture di Ariella Gracco;

Sabato 16 aprile, alle ore 18:00, presso GRUPPO IMMAGINE, nella sede PARCO DEI BAMBINI SAN GIOVANNI, via Weiss Edoardo 15, nella splendida cornice di Horti Tergestini. Letture di Ariella Gracco;

Sabato 16 aprile, alle ore 20:30, allo SPELEOVIVARIUM Erwin Pichl, via reni 2/c. Letture di Daniela Abbona.

Organizzazione curata dallo Spelovivarium – Società Adriatica di Speleologia, con la collaborazione del Gruppo Immagine e di Fabio's Room.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti.
Informazioni www.sastrieste.it  www.lyra.net  www.knulp.org



Perché presentare un libro sull’Europa guardando al futuro e andando fuori dagli schemi classici della scienza?  La ragione si individua nell’evoluzione delle policy europee e delle conseguenti leggi europee e nazionali inerenti la protezione della natura. A molti di noi sono noti nomi come Zone di Protezione Speciale (ZPS), Zone di Protezione tipo C (SIC) o Siti Natura 2000, meglio noti come parchi naturali. Teniamo conto che la normativa nazionale è cresciuta di pari passo con la crescita dell’Unione Europea, in Italia come in altri paesi. Da qui preoccuparsi dell’evolversi del sistema europeo è un poco cercare di illuminare la prosecuzione del cammino, come uno speleologo che cerca di trovare la via nel buio del sottosuolo.
Il libro di Fabio Mauri si pone nella giusta dimensione del romanzo sospeso tra il passato delle introspezioni del protagonista ed il futuro immaginario di paesi diversi. Pertanto abbiamo colto al volo l’occasione della venuta dell'autore a Trieste per invitarlo a mostrare il prodotto della sua scrittura, un poco speleo, un poco immaginaria.
Una storia d'amore cominciata durante l'Erasmus riunisce, dopo oltre trent'anni, i destini di Daniele e Klàra. Nell'Europa del 2031, il viaggio e lo scambio culturale tra nazioni sono di fatto proibiti, internet è stata smembrata in tante sotto-reti isolate, la storia e la cultura sono state riscritte in chiave regionalistica. Solo gli Europeisti, un gruppo clandestino composto da persone con un passato internazionale e multietnico, lottano ancora per ristabilire la pace e l’unità del continente. In questo scenario da incubo Daniele, un Europeista disilluso che ha abbandonato la lotta in seguito a una grave ferita e si è costruito una vita comoda e relativamente tranquilla, dovrà rimettersi in viaggio: Klàra, il suo primo amore conosciuto durante il periodo di studi all'estero, lo convincerà ad attraversare l’Europa per rintracciare i vecchi amici Erasmus e condurli da lei per un ultimo saluto.