domenica 27 gennaio 2013

Misurazioni alla Luftloch

La mattinata della domenica è stata dedicata a delle misurazioni specifiche delle caratteristiche dell’aria uscente dalla grotta denominata Luftloch.
Già si sapeva, purtroppo, che l’aria della cavità presenta un deciso calo della percentuale di ossigeno in qualche modo proporzionato alla profondità e le difficoltà riscontrate per scavare sul fondo l’hanno ampiamente dimostrato.
Ma se diminuiva la percentuale dell’ossigeno, come variavano le quantità degli altri gas?
Per il momento ci siamo concentrati sull’anidride carbonica, che pensiamo sia un elemento fondamentale per quanto riguarda l’eventuale rischio degli speleologi, e abbiamo realizzato alcuni strumenti di misurazione specifica.
Si tratta di rilevamenti preliminari, che non permettono - per il momento - di definire valori assoluti, ma è emerso chiaramente come, rispetto ai valori dell’aria esterna, quando si è proceduti alla misurazione della percentuale di anidride carbonica presente nell’aria di profondità (aria pompata dal fondo attraverso la tubazione di estrazione forzata) i valori della CO2 sono saliti alle stelle.
Quindi, abbiamo un’unica certezza: scendendo verso il fondo della Luftloch, cala notevolmente la percentuale dell’ossigeno nell’aria e sale contemporaneamente la percentuale dell’anidride carbonica.
Se sotto l’aspetto esplorativo questo rappresenta grossa difficoltà per una progressione in sicurezza, rimane la grande incognita legata al perché questo particolare fenomeno si presenti proprio in questa grotta.
Le ipotesi al vaglio sono tante e le ricerche continuano.

Durante le misurazioni (Foto Maizan)