Anton Polley, ingegnere e ricco possidente di Sesana, ricercatore ed
appassionato di acque sotterranee... chi era costui?
Tutti quelli che si sono interessati della storia della speleologia locale
si sono confrontati, prima o poi, con questa particolare figura di ricercatore e studioso, ma quanto si conosceva veramente di questo personaggio? In realtà
molto poco, e spesso veniva fatta anche una certa confusione.
Si sapeva che un ing. Polley aveva collaborato nella realizzazione
della ferrovia Vienna-Trieste (la famosa Sudbahn) e che si doveva a lui la
costruzione di un acquedotto ferroviario che alimentava varie stazioni, fino a
quella di Aurisina, ma questi fatti si svolgevano nel 1855-1861.
Sempre un ing. Polley aveva poi scavato varie grotte e proposto
numerosi progetti per portare acqua alla città di Trieste ma, in questo caso,
gli avvenimenti risalivano ai primi anni del 20° secolo.
Si trattava della stessa persona? Oppure erano due distinti tecnici che
avevano operato separatamente l’uno dall’altro? E se erano due soggetti diversi,
erano per caso parenti?
Queste domande ce le siamo poste spesso, ma nella bibliografia
esistente non abbiamo trovato alcuna risposta convincente. Così è partita una ricerca
che è durata molti mesi ed ha cercato di fare piena luce su questo interessante
personaggio.
Lo speleologo e socio della SAS che si è particolarmente impegnato in
questo studio è stato l'amico Piero Luchesi, che ha setacciato archivi, tradotto testi
dallo sloveno e portato avanti ogni possibile indagine, fino a trovare tutte
le risposte che cercavamo. E’ nato così un testo che racchiude tutti i dati attualmente raccolti.
E’ quindi con particolare piacere che comunico che da oggi è disponibile,
fra le varie monografie della SAS, anche la pubblicazione intitolata “L’ing.
Antonio Polley. Imprenditore, studioso, idrologo”.
Tanti complimenti a Piero per il lavoro svolto, ed ai suoi
collaboratori.
In questa breve news si potrebbe dare qualche
indicazione in più e svelare qualche succosa novità sul “nostro” Polley, ma preferiamo
non dare alcun indizio e invitiamo tutti gli interessati a scaricare la
monografia disponibile sul nostro sito in formato PDF.
Da segnalarele le belle foto pubblicate in prima e quarta di copertina, scattate dall'amico Alberto Maizan.