sabato 21 dicembre 2013

Una targa per Maucci e Bartoli

Come già anticipato, questa sera si è svolta una piccola cerimonia che ha portato alla scopertura di una targa dedicata a Walter Maucci e Stefano Bartoli, in occasione dei sessant'anni trascorsi dalla prima esplorazione del sifone di entrata del fiume Timavo nella caverna Lindner dell'abisso di Trebiciano (1953).
Il testo riportato sulla targa è il seguente: "In memoria della loro impresa del 2 agosto 1953 quando superarono, in questo abisso, il sifone d'entrata del Timavo ipogeo, unendo il coraggio con la scienza".
Maucci e Bartoli sono stati i due speleosub che si sono immersi ed hanno superato il sifone, utilizzando tecniche e materiali che oggi farebbero sorridere.
Nel corso della cerimonia sono stati tenuti alcuni discorsi commemorativi che hanno evidenziato come lo spirito di quegli uomini, animati dalla voglia di conoscere e dediti sia alla ricerca scientifica che alla prestazione tecnica, sia ancora quello che anima l'attività dell'attuale società Adriatica.
Si è trattato di un momento particolarmente sentito dai soci, che ben ha evidenziato il collegamento diretto che esiste fra i nostri predecessori e gli attuali speleo della SAS.

La targa commemorativa (Foto P. Guglia)
Il gruppo dei soci presente alla cerimonia (Foto P. Guglia)

La ricerca dell'acqua

Continua incessante l'attività divulgativa della Società Adriatica di Speleologia
Ogni occasione è buona, infatti, per parlare di grotte e per spiegare ad un pubblico più vasto i meccanismi che regolano la nascita e l'evoluzione delle cavità carsiche.
Questa  volta è stato pubblicato sulla rivista El Cucherle, periodico del Circolo Amici del Dialetto Triestino, un interessante articolo che tratta ampiamente del Timavo, delle grotte soffianti e dell'attività che la SAS sta portando avanti.
Il pezzo, intitolato "La ricerca dell'acqua a Trieste e la nascita della speleologia", è stato scritto da Marco Restaino, che - tra 'altro - ha tratto ispirazione dagli studi e dagli scavi che di persona sta effettuando sul campo negli ultimi anni.

Per gli interessati, l'articolo è scaricabile a questo link.


mercoledì 18 dicembre 2013

Impressioni su Casola

E' con grande piacere che abbiamo ricevuto una mail da parte di Bettina, del Gruppo Grotte Nuorese, che ci indicava un link relativo ad una pagina del loro sito internet. Quando siamo andati a vedere questa pagina ci siamo ricordati dei tre amici speleo che abbiamo incontrato nei giorni di Casola, quando ci siamo trovati ad avere gli stand espositivi l'uno di fronte all'altro. Ovviamente c'è stata la possibilità di scambiare quattro chiacchierare e siamo rimasti favorevolmente impressionati dal loro lavoro relativo al rilievo tridimensionale della grotta di Su Bentu con il laser scanner.
Discorrendo, abbiamo capito che avevano visto il documentario Alla ricerca del fiume nascosto, prodotto dal National Geographic e diretto da Tullio Bernabei, e che avevano anche riconosciuto il protagonista Marco Restaino. Era chiaro che la fatica del regista e di tutti quelli che avevano partecipato alla realizzazione del film era stata apprezzata ma pensavamo che si trattasse solamente di una riscontro positivo alle ricerche che stiamo portando avanti relativamente al fiume Timavo sotterraneo.
Con sorpresa, invece, ci siamo resi conto che - almeno per gli amici nuoresi - il film e la nostra attività aveva lasciato un segno più profondo.
Leggendo la pagina del sito intitolata "Si! Al fiume!" abbiamo visto come l'autore, Giovanni Maria Tanda, partendo dall'esperienza vissuta a Casola, ha cercato di fare chiarezza su cosa sia in realtà la speleologia e su quale sia il vero ruolo degli speleologi. Si tratta di argomenti sempre delicati e spesso dai risvolti troppo personali per avere risposte definitive.
Giovanni Maria fa però delle osservazioni molto interessanti e, con uno stile personale e talvolta ricercato, giunge alla conclusione (una delle conclusioni possibili) per cui lo speleologo "è quella donna o quell’uomo che si prefigge un obiettivo speleologico e lo raggiunge, o fa di tutto per raggiungerlo, nel corso del tempo, con la guida del proprio ingegno e l’azione del proprio corpo", citando le parole di Francis Macomber.
Ci ha impressionato, a questo punto, come, per fare un esempio di questo ragionamento si indichi esplicitamente Marco Restino ed il suo approccio nei confronti della speleologia.
Questi apprezzamenti sicuramente gratificheranno Marco che, nonostante la sua immagine schiva e quasi timida, "gongolerà" per le belle parole rivolte alla sua persona.
Noi non possiamo che approvare pienamente le tesi sostenute nell'articolo ed anche gli auspici finali  "Che tutti gli speleologi per essere veramente tali abbiano un fiume da raggiungere! Che possano averne anche uno di ordine superiore che li completi come donne e come uomini e che li renda veramente tali.".
L'importante è avere un progetto, perseverare, non arrendersi, andare sempre avanti. Certi lavori si fanno perchè si è pienamente convinti del risultato e non per ottenere il consenso di tutti ad ogni costo.
Certo, se poi ci sono anche le belle parole e gli incoraggiamenti degli altri speleo, è ancora meglio.

Un grazie agli amici nuoresi e speriamo di incontrarci al più presto, magari con succose novità esplorative da ambo le parti.

L'articolo completo intitolato "Si! Al fiume!" è raggiungibile alla seguene pagina.

Visita allo Speleovivarium

Nella serata di lunedì 16 dicembre, alcuni rappresentanti della loggia Guglielmo Oberdan, all'obbedienza del Grande Oriente d' Italia, hanno fatto visita allo Speleovivarium Erwin Pichl. Dimostrando apprezzamento e compiacimento per il grande lavoro svolto dalla Società Adriatica di Speleologia per la realizzazione della struttura e per l'attività di divulgazione portata avanti dai soci della SAS, è stata fatta una donazione che servirà per avviare qualche nuovo allestimento.

domenica 15 dicembre 2013

Attività a Casola

Che la nostra partecipazione al raduno di Casola fosse andata nel migliore dei modi, l'avevamo immaginato. Non solo condivisione ed allegria, ma anche l'organizzazione dello stand promozionale e di alcune conferenze (oltre ai laboratori dello Speleovivarium).
Recentemente abbiamo scoperto, con piacere, che anche altri hanno avuto la stessa percezione.
Consultando il blog Buio Vertiale, è possibile infatti leggere questo commento: "a Negrar avevamo visto la presentazione del film di Tullio Bernabei sul Timavo: “Alla ricerca del fiume nascosto”, ed era stata tanta l’ammirazione per questi coraggiosi pionieri che non temono di scavare pericolosamente per centinaia di metri alla ricerca di un sogno. E a volte rimettono anche la salute per quel sogno. Quest’anno ascoltiamo dalla stessa voce di uno di loro, Marco Restaino, gli ultimi interessanti sviluppi delle esplorazioni alla grotta Luftloch, che ha un collegamento certo col corso del fiume sottostante".
Un grazie agli amici del Gruppo Speleologico CAI Gubbio.

Vai alla pagina del blog Buio Verticale.

Foto GS CAI Gubbio (tratta dal blog Buio Verticale)

martedì 10 dicembre 2013

Meteo Hypo

Anche l'Adriatica ha partecipato al Workshop “Meteo Hypo” di Fonteno, organizzato dalla Federazione Speleologia Lombarda con la collaborazione dell’Associazione Progetto Sebino e riconosciuto come corso di secondo livello della SSI.
Si è trattato di due giornate ricche di contenuti, in gran parte inediti e mai trattati, riguardo a tutte le correlazioni tra fisica e speleologia esplorativa; un’occasione unica di incontro e di confronto sulla meteorologia ipogea a fini speleologici. Trentotto i partecipanti, con relazioni di G. Badino, M. Miragoli, GD. Cella, A. Vanin, E. Casiraghi e L. Botta. 
Anche se la SAS non faceva parte dell'organizzazione, Marco Restaino, fuori corso, ha fatto "un notevole intervento parlando delle sue esperienze con l’uso di telecamere ad infrarossi, contraddicendo in parte le affermazioni di Badino circa la loro inutilità, e di piene del Timavo con venti di oltre 100km/h".
 
I partecipanti al corso Meteo Hypo

domenica 8 dicembre 2013

Visita a Santa Maria Maggiore

Questo fine settimana ha visto lo svolgimento di una bella iniziativa.
Un affiatato gruppo di amici, che spesso si riunisce per effettuare escursioni sul nostro Carso, ha deciso di approfondire l'argomento "cavità artificiali triestine", con particolare riferimento ai Sotterranei dei Gesuiti presenti sotto la chiesa di Santa Maria Maggiore.
Abbiamo quindi avuto la richiesta non solo per una semplice visita agli ambienti sotterranei, ma anche per una chiacchierata riguardante le ricerche svolte a Trieste e le caratteristiche delle nostre pervietà ipogee.
Venerdì è stata quindi organizzata una breve conferenza dove è stata introdotta la tematica e sabato si è svolta un'uscita nei sotterranei con ben due gruppi distinti di ospiti che hanno visitato gli ambienti sotto la chiesa (quasi 50 persone...).
Pensiamo che gli ospiti siano rimasti soddisfatti. Da parte nostra c'è sempre il piacere di discutere delle ricerche svolte negli ultimi trent'anni con persone motivate ed interessate.
Un grazie a Giorgio Miani e a Giorgio Dagnelut, rispettivamente organizzatori dell'incontro di venerdì e della visita di sabato.

(Foto G. Miani)
(Foto G. Miani)
(Foto A. Maizan)
(Foto A. Maizan)

mercoledì 4 dicembre 2013

Quarta uscita del Corso: abisso di Gabrovizza

Ultima uscita del corso di speleologia all'abisso di Gabrovizza. Tutto si è svolto regolarmente e nei tempi previsti. Poi, a fine giornata, tutti in sede per una lauta cena di finecorso.
Presenti gli allievi al completo, gli istruttori e vari soci del gruppo, per una serata piacevole e spensierata. Finita la parte culinaria è stato possibile anche organizzare una gara di risalita in corda, che ha visto impegnati tutti i corsisti e qualche "vecchio" speleo.
Giunti alla fine di questa interessante esperienza, è possibile affermare che il 22° corso di speleologia della SAS si è svolto per il meglio, senza particolari problemi o difficoltà. Questo per merito degli allievi (tutti di livello più che discreto) e degli istruttori. Fra questi è opportuno ringraziare Silvia e Davide, per il fattivo contributo che ci hanno dato.
Per ultimo, anche un particolare ringraziamento a Massimiliano che si è accollato tutta la parte burocratica e la segreteria.
Visti i risultati ottenuti e le tante esperienze accumulate, non rimane che rimandare gli eventuali interessati al prossimo 23° corso che si svolgerà nel 2014.





Invito: posa di una targa per Maucci

ATTENZIONE RETTIFICA: 
La posa della targa si terrà sabato 21 dicembre e non il giorno 14 come precedentemente indicato.
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In relazione ai sessant'anni trascorsi dalla prima esplorazione del sifone di entrata del fiume Timavo nella caverna Lindner dell'abisso di Trebiciano (1953), la Società Adriatica di Speleologia ha previsto la posa di una targa commemorativa a ricordo dell'impresa.
Sabato 21 dicembre, alle ore 17.00, detta targa sarà prima scoperta presso la Stazione Sperimentale Ipogea e quindi infissa nella "cavernetta dei Protei", alla profondità di 50 m nell'abisso di Trebiciano.

Gli amici e gli interessati sono invitati all'iniziativa.