mercoledì 2 ottobre 2013

Il sindaco a Trebiciano

A completamento della visita fatta allo Speleovivarium in data 9 settembre, il sig. Sindaco Roberto Cosolini è stato ospitato oggi presso le strutture della Stazione Sperimentae Ipogea dell'Abisso di Trebiciano.
Sono stati illustrati gli impianti della Stazione, le caratteristiche del Modulo Tecnico posto sopra l'ingresso della grotta e l'importanza storico/scientifica dell'abisso.
L'illustre ospite è rimasto molto impressionato ed ha promesso che, in un prossimo futuro, si potrebbe organizzare anche una discesa nella cavità. Noi, a tale proposito, siamo sempre pronti...

Foto di Stefano Savini

martedì 1 ottobre 2013

Giochi di Scienze

Martedì 1 ottobre 2013, si è svolta a Muggia (TS), la manifestazione "Giochi di Scienze".
Più di 600 alunni provenienti dalle classi elementari delle scuole di Muggia e della vicina repubblica di Slovenia fino alle medie, hanno partecipato a questa mattinata soleggiata all'insegna della scienza e della sperimentazione: il centro cittadino si è traformato in un colorato percorso formato da 18 laboratori itineranti, ricchi di curiosità e divertenti dimostrazioni scientifiche.
Lo Speleovivarium, gestito dalla Società Adriatica di Speleologia, ha partecipato con un laboratorio dal titolo "Sotto sotto c'è l'acqua": grazie all'esperienza nell'ambito della divulgazione speleologica, in particolare rivolta alle fasce d'età più piccole, i volontari dello Speleovivarium hanno mostrato - con semplici strumenti e modelli dinamici - alcuni fenomeni collegati alla circolazione delle acque nel sottosuolo e nel Carso, spiegando i delicati equilibri che consentono la vita in questo ambiente estremo. Un modo straordinario di far conoscere la scienza, di far amare l'ambiente in una giornata in cui le calli e i giardini di Muggia si sono trasformati in laboratori ed aule all'aperto per un momento educativo di essenziale importanza per la formazione dei giovani (Foto E. Mauri).


 

 
Volantino della manifestazione

La SAS a RadioRAI

Questa mattina, nel corso della trasmissione "Radio ad occhi aperti" (RADIOUNO) è stato fatto il punto sulla mostra "Acqua: identità di un territorio", quasi una visita guida virtuale dell'interessante esposizione.
La conduttrice Daniela Picoi, dopo aver introdotto l'argomento, ha dialogato con i vari ospiti presenti, approfondendo varie tematiche sempre legate all'acqua
Maurizio Spoto (direttore della Riserva Naturale Marina di Miramare) ha parlato in generale della manifestazione e dello spirito con il quale è stata allestita la mostra; Nicola Bressi (direttore del Servizio dei Civici Musei Scientifici di Trieste) ha discusso di animali marini e dello squalo vedette dell'esposizione; Maurizio Radacich (del CAT) ha descritto l'acquedotto Romano di Bagnoli, Paolo Guglia (della SAS) ha invece raccontato delle esplorazioni e della storia dell'Acquedotto Teresiano; il responsabile della rete acqua dell'AcegasAps ha infine tratteggiato gli aspetti tecnici dei moderni acquedotti in uso a Trieste.
Una bella occasione nella quale si è discusso di acqua, di territorio e della mostra che tanto ha visto coinvolta la nostra società.

domenica 22 settembre 2013

Apertura dello Speleovivarium

Dopo il consueto periodo di chiusura estiva, lo Speleovivarium riapre finalmente al pubblico.
Sono stati rinnovati alcuni acquari e vari terrari, con una migliore sistemazione delle didascalie e dell'impianto luci.
Numerosi sono stati i visitatori di questa prima domenica di apertura.

Parallelamente, sono proseguite anche le altre attività divulgative: per un gruppo del Cai di Codroipo è stata organizzata una visita guidata sia allo Speleovivavrium che presso i sotterranei di Santa Maria Maggiore. Un altro nutrito gruppo di ospiti si è calato assieme ai nostri soci nell'Abisso di Trebiciano e ieri (sabato) un gruppo di interessati è stato accompagnato nei "Sotterranei dei Gesuiti".
Un fine settimana certamente denso di attività.


venerdì 20 settembre 2013

Conferenza alla mostra

Come da accordi con l'organizzazione della mostra "Acqua: identità di un territorio", oggi - venerdì 20 settembre - abbiamo gestito una conferenza sul tema "speleologia".
Con vari interventi e relatori, abbiamo cercato di spiegare il nostro punto di vista su come noi della SAS consideriamo l'attività speleologica nelle sue varie forme e settori d'indagine.
Ha iniziato il dott. Stefano Pesaro, che ha introdotto il tema del proteo, animale simbolo della vita sotterranea e dello Spelevivarium. E' seguita una relazione di Edgardo Mauri, che ha focalizzato ulteriormente alcuni aspetti poco conosciuti del proteo. E' stata quindi la volta della dottoressa Lucia Mancini del Laboratorio Tomolab Sincrotone Elettra, che ha parlato su delle recenti ricerche che hanno coinvolto sempre il "nostro" anfibio preferito.
Si è quindi cambiato tema, ritornando a parlare di grotte, di acque profonde e del Timavo, con l'intervento di Marco Restaino. Per finire, Paolo Guglia ha intrattenuto il pubblico con alcune notizie inerenti la ricerca dell'acqua potabile e gli acquedotti storici della città di Trieste. 
Abbiamo cercato di spiegare il modo in cui noi consideriamo la speleologia: uno stretto intreccio fra temi scientifici (magari da svolgere con l'aiuto di veri scienziati), esplorativi e, almeno per quanto riguarda la nostra realtà locale, storici.

Le immagini che seguono sono di Alberto Maizan.


giovedì 19 settembre 2013

Presentazione guida Speleovivarium Erwin Pichl

Si è svolta presso la saletta conferenze del Museo Civico di Storia Naturale, in via dei Tominz 4, la presentazione della nuova guida allo Speleovivarium.
Alla presenza di un attento pubblico, c'è stata prima un'introduzione di Nicola Bressi (Direttore del Servizio Musei Scientifici del Comune di Trieste), quindi una descrizione del nuovo volumetto da parte di Isabela Abbona. La "spumeggiante" Federica Papi ha quindi parlato degli animali delle grotte e di quelli osservabili presso la nostra struttura didattico/museale. Ha concluso la presentazione un breve intervendo di Edgardo Mauri.

E' stato bello vedere come, da un'idea iniziale avuta da Erwin Pichl nel lontano 1989, si sia potuti arrivare - lentamente ma con caparbietà - a quella interessante realtà che oggi tutti possiamo apprezzare. Un grazie a tutti gli amici che, in questi ventiquattro anni, con il loro contributo hanno permesso il concretizzarsi di quella splendida idea.

La guida può essere scaricata in formato PDF alla seguente pagina.

Copertina della guida

Articolo apparso su IL PICCOLO
(Foto A. Maizan)

domenica 15 settembre 2013

Visita guidata alla mostra sull'acqua

Questa mattina la Società Adriatica di Speleologia ha avuto l'incarico di organizzare una visita guidata alla mostra "Acqua: identità di un territorio".
Dopo un'introduzione fatta dagli organizzatori dell'evento, Paolo Guglia ha parlato dell'acqua in un contesto storico, con una veloce carrellata sulle varie iniziative succedutesi nel tempo relativamente all'approvvigionamento idrico cittadino. E' seguito un intervento di Marco Restaino sul Timavo, sul corso sotterraneo del fiume e sulle cavità che intercettano le acque carsiche di profondità. Ha quindi concluso l'intervento Federica Papi, che non solo ha ha parlato di grotte soffianti ma ha anche svolto degli esperimenti pratici con i bambini presenti. 
Pensiamo di aver fatto una buona figura all'interno di una iniziativa che, parlando dell'acqua, non poteva che attirare il nostro interesse.

Seguono alcune fotografie della mattinata scattate da Alberto Maizan.

Paolo Guglia spiega al pubblico i risvolti storici, ...
... Marco Restaino parla del Timavo, ...
... mentre Federica Papi intrattiene i suoi giovani visitatori.


venerdì 13 settembre 2013

Acqua: identità di un territorio

Oggi, alle ore 18:00, è stata innaugurata, presso la sede del Magazzino delle Idee di corso Cavour, la mostra intitolata "Acqua: identità di un territorio".
Detta mostra, promossa dalla Provincia di Trieste e coordinata dal WWF - Area Marina Protetta di Miramare, riassume in un'articolato percorso espositivo vari elementi naturalistici e storici riguardanti l'intera provincia, una sequenza di luoghi, reperti, fotografie, modellini, strumenti, carte e documenti alla scoperta degli antichi centri affacciati sul mare, delle opere d'ingegneria e delle ricerche scientifiche ed esplorative riguardanti l'elemento "acqua".
Per la SAS questa mostra è molto importante, perche molto materiale è stato fornito da noi. Ci saranno anche delle occasioni in cui parteciperemo direttamente (una conferenza ed alcune visite guidate) e di queste iniziative relazioneremo più avanti.




martedì 10 settembre 2013

Il Sindaco in Speleovivarium

Lunedì 9 settembre abbiamo avuto la piacevole occasione di ospitare il Sindaco Roberto Cosolini allo Spelovivarium.
I padroni di casa, Isabella Abbona ed Edoardo Mauri, hanno descritto all'illustre ospite le caratteristiche della nostra struttura didattico/museale ed il presidente Sergio Dambrosi ha potuto evidenziare le problematiche economico/burocratiche che purtroppo, in un'epoca di crisi come quella che stiamo vivendo, affliggono tutti i gruppi speleologici (e non). Il Sindaco ha raccontato, a sua volta, che anche tutte le amministrazioni locali hanno grossi problemi di bilancio, ma qualche spiraglio di collaborazione alla fine è stato definito.
E' stato già fissato anche un prossimo appuntamento, che vedrà la visita di Roberto Cosolini alle strutture della Stazione Sperimentale Ipogea dell'Abisso di Trebiciano.

Il Sindaco Roberto Cosolini allo Speleovivarium (Foto Paolo Guglia)

mercoledì 28 agosto 2013

Aggiornamento sulla Luftloch

Dopo il grande l'impegno legato alla spedizione degli spelosub francesi, si ritorna ad affrontare i nostri soliti temi d'indagine, fra i quali non può che spiccare lo scavo alla Luftloch. 
Merita quindi fare un breve riepilogo sullo stato dei lavori. 
All'inizio dell'anno avevamo trovato un mini meandrino e non sapevamo se scavare a destra o a sinistra. Per avere indicazioni più precise abbiamo aspettato la piena ed invece di identificare il passaggio abbiamo assistito a quello che abbiamo chiamato l'effetto blocher (vedi il post dedicato). 
In seguito sono state fatte diverse uscite al fine di sistemare i materiali di risulta degli scavi e per pulire ed allargare la zona dove abbiamo trovato le due fessure. Consapevoli del fatto che scendere con una piena non sarebbe servito a nulla, visto l' accumulo di acqua proprio in quel punto, siamo scesi invece in un periodo di aspirazione della grotta. Difatti di acqua neanche l'ombra, ma l'indicazione chiara di una nuova direzione da seguire, ovviamente dove meno ce l'aspettavamo. Ad intuito pensavamo che la fessura giusta fosse quella di destra ed invece ad aspirare, con tanto di fischio, era quella opposta! Solo un'altra giornata di lavoro e finalmente si è apero un modesto ambientino, lungo 2 m, alto 1 m e largo 1,5 m, ma rispetto ai precendenti 7 m di fessurina milimetrica allargata in artificiale ci è sembrato quasi un vano enorme! 
Tra poco le piogge di fine estate ci daranno nuove indicazioni... 
Abbiamo constatato come, da qualche mese, i valori di ossigeno siano leggermente aumentati, ed anche come i periodi di aspirazione della grotta si siano intensificati: questi segnali ci fanno ben sperare, se non addirittura presagire, che nelle prossime uscite ci possa essere qualche piccola lieta sorpresa. Potrebbe essere che - sbancando quei 7 m di micro fessura - sia stato finalmente superato un grosso ostacolo per quanto riguarda la quantità e qualità dell'aria, e che quindi ora non ci attendano più ulteriori metri di fessura quasi inesistente da seguire... chissà... 

Marco in uscita dopo i lavori in profondità (foto Paolo Guglia)

lunedì 26 agosto 2013

Collaborazione XXX Ottobre e Speleovivarium

Recentemente si è conclusa una lodevole iniziativa dell'Associazione XXX Ottobre (CAI Trieste), che ha visto i ragazzini della scuola dell’infanzia Rutteri di Banne (di soli 5 anni) coinvolti in un momento divulgativo riguardante il mondo delle grotte.
La prima giornata ha visto la classe visitare lo Spelovivarium, dove Edgardo Mauri ha introdotto i vari aspetti della flora e della fauna sotterranea. Successivamente, i piccoli sono stati accompagnati nella Grotta Fulvio presso Banne dagli istruttori della Scuola di Spelelogia Cesare Prez. Il terzo giorno ha visto l'intera classe scendere nella grotta Arnaldo Germoni, dove 10 esemplari di Niphargus (piccoli crostacei anfipodi) provenienti dallo Speleovivarium sono stati immessi nelle vaschette della cavità a fini di ripopolamento.
Complimenti agli organizzatori dell'iniziativa ed ai loro collaboratori.

Su questa interessante attività divulgativa è anche possibile leggere due brevi articoli:

I bambini alla scoperta del mondo ipogeo (Alpinimo Triestino n. 137, pag. 5),

Ripopolamento della grotta Arnaldo Germoni (Alpinismo Triestno n. 138, pag. 16).

lunedì 19 agosto 2013

Video sulle esplorazioni speleosubacquee

L'amico Benjamin Guignet (per tutti Ben), coadiuvato da Giacomo Marsi, ha rilasciato un primo piccolo promo relativo alle tante riprese effettuate durante la spedizione Timavo System Exploration 2013.
Si tratta di un breve filmato di poco più di due minuti, che però - già da ora - rende pienamente l'idea della qualità del prodotto finale.
Quindi complimenti a Ben ed a Giacomo per il lavoro svolto e rimaniamo in impaziente attesa dei risultati finali.

Il video è scaricabile dal sito internet del quotidiano locale Il Piccolo al seguente indirizzo.

sabato 17 agosto 2013

Spedizione al Timavo

Si sono concluse al meglio le uscite programmate dalla spedizione speleosubacquea denominata Timavo System Exploration 2013.
Per una settimana, una forte equipe di sommozzatori francesi del Centre de Recherches et de Plongèes Souterrainer (FFESSM) ha operato nelle acque sotterranee del Pozzo dei Colombi e dell'Abisso di Trebiciano, stendendo sagole, esplorando ambienti e lottando contro una visibilità che talvolta si è dimostrata scarsissima (anche meno di 30 cm).
I risultati sono comunque arrivati, non tanto al Pozzo dei Colombi dove non sono state individuate nuove prosecuzioni, ma particolarmente all'Abisso di Trebiciano, dove sono state percorse alcune centinaia di metri di nuove gallerie.
Si è trattato di una grande prova per il nostro gruppo che ha fornito l'appoggio logistico alle squadre francesi, in quanto - alle fasi di preparazione e allestimento delle due grotte - sono succedute complessivamente sei giornate continuate di discese ed immersioni.

I dati sono in fase di elaborazione e saranno riportati quanto prima sull'apposito sito:

http://timavosystemexploration2013.blogspot.it/


Giorgia e Michel Philips nella Stazione Sperimentale Ipogea dell'Abisso di Trebiciano (Foto P. Guglia)

lunedì 12 agosto 2013

Esplorazioni subacquee all'Abisso di Trebiciano

Sono in pieno svolgimento le fasi operative del Timavo System Exploration 2013.
Sono giunti a Trieste gli amici spelosub francesi del Centre de Recherches ed de Plogèes Souterraines di Marsiglia capitanati da Claud Touloumdjian, sono stati fatti gli opportuni sopralluoghi e i materiali necessari alle immersioni sono già stati trasportati sul fondo dell'Abisso di Trebiciano. Con oggi si inizia la fase esplorativa vera e propria.

Tutte le notizie, aggiornate quasi in tempo reale, sono disponibili sulla pagina dedicata alla spedizione:

http://timavosystemexploration2013.blogspot.it/

Prima della discesa nell'Abisso di Trebiciano (Foto Alberto Maizan)

mercoledì 7 agosto 2013

Un sito per la spedizione Timavo System Exploration 2013

Al fine di facilitare la divulgazione dei dati relativi alla spedizione "Timavo System Exploration 2013" è stata predisposta un'apposita pagina sul Web, che verrà aggiornata quasi in tempo reale sul progresso delle immersioni e sul raggiungimento dei vari risultati.

Chi volesse rimanere sempre informato sulle esplorazioni in corso può quindi consultare l'indirizzo:

http://timavosystemexploration2013.blogspot.it/

Novità ed aggiornamenti quanto prima.

venerdì 12 luglio 2013

Vergogna a Trebiciano

Domenica 7 luglio, Massimiliano e Giorgia, membri Adriatica, sono scesi nell'Abisso di Trebiciano per alcuni lavori di manutenzione alle scalette ed all'impianto elettrico e si sono trovati di fronte ad uno spettacolo a dir poco vergognoso: nella pozza d'acqua situata nella parte superiore del cavernone, esattamente sotto la cosiddetta “doccia”, galleggiavano a pelo d'acqua bicchieri di plastica e rifiuti d'ogni genere.

Come tutti sanno, siamo ben felici di ospitare in Abisso speleologi, grottisti, amici e chiunque voglia godersi la splendida grotta, ma non possiamo certo tollerare tale noncuranza, ignoranza e profonda mancanza di rispetto... non tanto nei nostri confronti, ma quanto nei confronti della cavità.
Il peggio è che i responsabili di questo grave atto, si suppone siano persone amanti della grotta e della Natura in generale, caratteristica che sottintende una certa consapevolezza della sensibilità e fragilità dell'ecosistema carsico ed ipogeo.

Con l'augurio di non dover assistere più a simili spettacoli, invitiamo il gruppo responsabile a meditare sull'accaduto ed a chiedersi quale sia il reale sentimento che li spinge a frequentare le grotte.

venerdì 5 luglio 2013

Timavo System Exploration 2013

Negli anni 1990/1991 è stato avviato (attraverso la collaborazione di due associazioni di Trieste: la Società Adriatica di Speleologia e la Commissione Grotte E. Boegan della Società Alpina delle Giulie) un programma di ricerche denominato Timavo Project.  I fini dell’iniziativa erano quelli di raccogliere i maggiori esperti in campo scientifico e i migliori esploratori subacquei per fare il punto sulla conoscenza del fiume sotterraneo per eccellenza: il Timavo.

I risultati sono stati notevoli, sia nel campo delle ricerche idrochimiche e biologiche, sia in quello prettamente esplorativo. Dopo due anni d’immersioni, che hanno visto la partecipazione di equipe speleo-subacquee provenienti da varie parti d’Europa (Francia, Germania, Cecoslovacchia e Italia), i risultati ottenuti nel complesso delle risorgive hanno portato al rilievo di quasi due chilometri di passaggi allagati e al congiungimento delle tre Bocche (3919 VG) con altre due grotte soprastanti (Grotta del Timavo - 4583 VG e Pozzo dei Colombi - n. 227 VG). Pure la profondità massima raggiunta (- 80 m) ha rivelato nuove e inaspettate situazioni legate alla circolazione profonda del fiume sotterraneo.

Anche nel sifone di entrata presente nella caverna Lindner dell’Abisso di Trebiciano - n. 17 VG (alla profondità di 329 m dalla superficie) sono state svolte importanti immersioni, però più difficilmente interpretabili: gli speleo-sub hanno percorso 420 metri di nuove gallerie sommerse ma, a causa delle notevoli difficoltà legate alla torbidità dell'acqua, non è stato effettuato un rilievo strumentale del tratto percorso.

Nel 1991 la campagna esplorativa è stata dichiarata conclusa, perché in tale occasione erano stati raggiunti – di fatto – i massimi limiti raggiungibili, a quei tempi, nel campo delle immersioni speleo-subacquee.


Oggi, le attrezzature hanno subito radicali cambiamenti (rebreather), tali da permettere lunghe immersioni una volta nemmeno pensabili, ed anche le esplorazioni prettamente speleologiche hanno fatto sostanziali passi avanti. Basti pensare che nel 1991 le “finestre” sul fiume Timavo, cioè le grotte che raggiungevano il suo corso sotterraneo, erano solamente sette, comprendendo anche il punto d’inabissamento e quello d’uscita (Skocjanske jame, Kačna jama, Abisso di Trebiciano, Pozzo presso S. Giovanni di Duino, Pozzo dei Colombi, Grotta del Lago e Bocche del Timavo).

Attualmente dette “finestre” sono dodici (si sono aggiunte la Grotta di Lazzaro Jerko nel 1999, la Brezno Treh Generacij nel 2001, la Jama 1 V Kanjaduce nel 2003, la Brezno V Stršinkni Dolini nel 2004 e la Jama sežanske Reke nel 2011) e sono in corso lavori di scavo in altre cavità che porteranno a dei sicuri risultati.

La situazione complessiva è quindi radicalmente cambiata ed è possibile ripensare al “problema Timavo” in modo nuovo e con inedite prospettive.

Per quanto sopra riportato, è possibile finalmente riproporre un nuovo piano esplorativo che si basi sull’uso delle moderne tecnologie e sulle nuove conoscenze ottenuti negli ultimi tempi.

A tale proposito, è con grande soddisfazione che si comunica che l’equipe esplorativa appartenente al National Cave Diving Commette della FFESSM, capitanata da Claude Touloumdjian, intende riprendere le esplorazioni subacquee del Timavo ipogeo. La Società Adriatica di Speleologia, gruppo triestino che con le sue esplorazioni pionieristiche del 1953 ha per primo cercato di svelare i misteri del corso del fiume, fornirà il necessario appoggio.

Si tratta di un programma ambizioso, denominato Timavo System Exploration 2013, che cercherà di fare nuova luce sul complesso corso sotterraneo del Timavo, sia presso le foci (in particolare al Pozzo dei Colombi) sia nel sifone d’entrata dell’abisso di Trebiciano.

Lo svolgimento della fase iniziale della campagna esplorativa è previsto nella prima metà del mese di agosto 2013.

Quanto prima saranno pubblicati altri dettagli sulla spedizione.


La bella immagine di Alberto Maizan (©) ritrae l'imbocco del sifone di entrata del fiume Timavo nella caverna Lindner dell'abisso di Trebiciano (17 VG).

lunedì 17 giugno 2013

Diversamente Speleo 2013

Domenica 16 giugno, la Società Adriatica di Speleologia ha partecipato alla manifestazione DiversamenteSpeleo2013 pensata per dare la possibilità ai diversamente abili di vivere l'esperienza di visitare una grotta.
Il Gruppo Grotte di Forlì, organizzatore dell'evento, assieme ad alcune decine di speleologi accorsi da tutta Italia, non si è limitato ad accompagnare gli ospiti nella grotta di Frassassi, turistica, e quindi predisposta all'accesso di disabili, ma ha voluto far sì che i partecipanti provassero l'ebrezza di visitare una grotta non turistica, facendoli sentire dei veri speleologi.
La cavità scelta, è stata la Grotta della Beata Vergine di Frassassi. Costituita da un maestoso ingresso, dal quale parte un'ampia galleria di circa 70 metri, l'ipogeo si trova alla sommità di una splendida Via Crucis, ed è luogo frequentato da numerosi turisti e pellegrini, in quanto nella parte iniziale della cavità, sono situate due suggestive cappelle.
Protagonisti assoluti della giornata circa una decina di diversamente abili di tutte le età; sono stati accompagnati all'interno della grotta con l'ausilio di alcune barelle del soccorso speleologico ed era impossibile non commuoversi di fronte a tanta felicità ed emozione per la magica esperienza appena vissuta.
I tre membri dell'Adriatica presenti, Massimiliano, Marco e Giorgia hanno contribuito, assieme agli altri speleologi, fungendo da barellieri ed aiutanto, tramite l'uso di corde, a trainare le sedie a rotelle lungo la ripidissima Via Crucis.
Terminata quest'attività, i soci, approfittando della particolare natura sulfurea delle grotte della zona, hanno svolto alcune ricerce biospeleologiche sul campo, in particolare nella Grotta del Vento, effettuando osservazioni utili allo Speleovivarium Erwin Pichl di Trieste.

Infine, incredibilmente, attratti da un piccolo ingresso di quella che poteva sembrare una galleria, situato tra gli arbusti in uno scomodo punto lungo le sponde del torrente che bagna Frassassi, gli speleologi hanno avuto modo di visitare la galleria, lunga circa 30 metri, di uno splendido acquedotto risalente, probabilmente, alla metà del 1800.


Non possiamo che ringraziare il Gruppo Speleologico di Forlì che ci ha dato la possibilità di vivere un'esperienza indimenticabile, che non si è limitata all'ambito puramente speleologico, ma che ci ha arricchiti nel cuore, facendoci capire che, nonostante il sudore ed il peso delle barelle e delle sedie a rotelle trascinate per erti sentieri, i sorrisi sinceri di quei ragazzi possono ripagare ogni fatica.

La galleria dell'acquedotto. (ph. Massimiliano Blocher)
La sorgente sulfurea. (ph. Massimiliano Blocher)
Foto di gruppo all'ingresso della grotta. (ph. Cristiano Ranieri)

domenica 2 giugno 2013

Anton Polley

Anton Polley, ingegnere e ricco possidente di Sesana, ricercatore ed appassionato di acque sotterranee... chi era costui? 
Tutti quelli che si sono interessati della storia della speleologia locale si sono confrontati, prima o poi, con questa particolare figura di ricercatore e studioso, ma quanto si conosceva veramente di questo personaggio? In realtà molto poco, e spesso veniva fatta anche una certa confusione.
Si sapeva che un ing. Polley aveva collaborato nella realizzazione della ferrovia Vienna-Trieste (la famosa Sudbahn) e che si doveva a lui la costruzione di un acquedotto ferroviario che alimentava varie stazioni, fino a quella di Aurisina, ma questi fatti si svolgevano nel 1855-1861. 
Sempre un ing. Polley aveva poi scavato varie grotte e proposto numerosi progetti per portare acqua alla città di Trieste ma, in questo caso, gli avvenimenti risalivano ai primi anni del 20° secolo. Si trattava della stessa persona? Oppure erano due distinti tecnici che avevano operato separatamente l’uno dall’altro? E se erano due soggetti diversi, erano per caso parenti?
Queste domande ce le siamo poste spesso, ma nella bibliografia esistente non abbiamo trovato alcuna risposta convincente. Così è partita una ricerca che è durata molti mesi ed ha cercato di fare piena luce su questo interessante personaggio.
Lo speleologo e socio della SAS che si è particolarmente impegnato in questo studio è stato l'amico Piero Luchesi, che ha setacciato archivi, tradotto testi dallo sloveno e portato avanti ogni possibile indagine, fino a trovare tutte le risposte che cercavamo. E’ nato così un testo che racchiude tutti i dati attualmente raccolti. 
E’ quindi con particolare piacere che comunico che da oggi è disponibile, fra le varie monografie della SAS, anche la pubblicazione intitolata “L’ing. Antonio Polley. Imprenditore, studioso, idrologo”. Tanti complimenti a Piero per il lavoro svolto, ed ai suoi collaboratori. 

In questa breve news si potrebbe dare qualche indicazione in più e svelare qualche succosa novità sul “nostro” Polley, ma preferiamo non dare alcun indizio e invitiamo tutti gli interessati a scaricare la monografia disponibile sul nostro sito in formato PDF.


Da segnalarele le belle foto pubblicate in prima e quarta di copertina, scattate dall'amico Alberto Maizan.


domenica 19 maggio 2013

Visita alla Vilenica

Per il 50° anniversario della riapertura al pubblico della grotta Vilenica, presso Lokev (Corgnale), il locale gruppo speleologico ha previsto diversi eventi per festeggiare degnamente la ricorrenza.
In particolare, sabato 18 maggio è stato organizzato un Workshop tematico per adulti e bambini, gestito dallo Speleovivarium "Erwin Pichl" della Società Adriatica di Speleologia. Sono stati proposti modelli ed esperimenti a descrizione dei fenomeni carsici, affrontando vari argomenti come l'idrologia, la formazione delle grotte e la fauna ipogea.
Completate le attività divulgative, abbiamo avuto la possibilità di effettuare una visita "personalizzata" alla grotta turistica, che si è rivelata una cavità veramente interessante e ricca di magnifiche concrezioni.
Un grazie, quindi, al Jamarsko Družana e all'instancabile guida Federica Papi

Un momento degli esperimenti divulgativi (Foto Guglia)
Una vista della caverna terminale (Foto Guglia)
Il gruppo SAS (Foto Maizan)