Non
è cosa da poco attrezzare le corde fisse e portare il materiale all’ingresso
della grotta, ma Rocco, Lorenzo (Lolo) e Adriano si trovano finalmente
all'imboccatura dell'abisso REAL, nel punto raggiunto qualche giorno prima.
Si
segue la via più evidente: la galleria d’ingresso dopo una quindicina di metri
diventa meandro e sprofonda in un saltino di 7 m. Lorenzo lo scende subito, ma
alla base il passaggio si fa subito troppo stretto e quindi risulta necessario
traversare e affrontare il meandro nella parte alta. Si fatica a passare anche senza
attrezzatura, finche non si arriva davanti a un nido di gracchi illuminato
dalla luce esterna.
Praticamente,
con grande delusione, si sbuca sul meandro che era stato arrampicato in esterno.
Da
altre parti non si passa e quindi si ritorna indietro.
Quasi
arrivati all’ingresso, però, Lolo s’impegna in un’improbabile
arrampicata e salito un meandro per una decina di metri, si raggiunge
finalmente il “nero”. Fissata la corda sulla risalita, si supera un piccolo
saltino che ci si affaccia su un bel pozzo non molto profondo, circa 40 m, ma
dalle dimensioni notevoli. Giunti alla sua base si stenta a trovare la giusta
prosecuzione ma da un piccolo cunicolo, non abbastanza grande da poterci
entrare, esce una discreta corrente d’aria. S’inizia così un ennesimo scavo: la
roccia per fortuna è abbastanza marcia, così con il semplice lavoro della
mazzetta si riesce ad avere la meglio sul passaggio.
Gettati
dei massi nel vuoto sottostante, si comincia a contare: 1,2,3,.. 17 secondi. Saranno
almeno 120-150 m o più ?
Si
armo l’attacco della corda e si passo la strettoia: sotto un grande vuoto e tanto
“nero”.
Viene
deciso di rimandare la discesa alla prossima volta, perché sci vorrà un grande
lavoro per mettere in sicurezza la china detritica che si affaccia sulla
strettoia e sul successivo pozzo.
Vedi
anche la notizia pubblicata in data 22/07/2012.