C’è una grotta particolarmente cara alla SAS, perché da anni
ne curiamo la manutenzione ed al suo interno abbiamo effettuato regolarmente
ricerche, studi ed esplorazioni: si tratta dell’Abisso di Trebiciano (n. 3 cat.
Reg. - n. 17 cat. VG).
Recentemente qualcuno, e sicuramente con qualche ragione, ci ha
ricordato che la cavità deve essere denominata correttamente “grotta di
Trebiciano”, perché così era conosciuta originariamente al momento della sua
scoperta (1841) e così viene citata in Catasto.
Noi però rispondiamo che i tempi sono cambiati e che tante
altre grotte sono state trovate ed esplorate nel frattempo in questa zona.
Piccole ed interessanti cavità che però non possono certo competere, per
importanza, con la “grotta regina” dell’area di Trebiciano.
Che poi si tratti di un vero abisso ci pare non vi siano
dubbi: la 17 VG è stata per vari anni - addirittura - la grotta più profonda
del mondo.
Ci sarebbero poi le varie altre denominazioni storiche:
perché non chiamarla allora Lindnergrotte, in onore del suo scopritore, oppure
Jama Hrovatin, in ricordo del suo proprietario.
Infine è da ricordare la sua attuale denominazione in lingua
slovena: Jama Labadnìca - nome che deriva dal vocabolo glabadnica che significa
pozzo profondo. In passato era usata anche la denominazione Labòdnica, forse in
riferimento alla sua forma di cigno (labod), ma sembra che quest’ultima si sia
trattata di un errata denominazione.
Per noi dell’Adriatica quella cavità rimane però l’Abisso di
Trebiciano, profonda serie di pozzi che porta alla grande caverna Lindner ed al
Timavo profondo.
Vista la sua lunga storia di esplorazioni, ricerche ed
immersioni pionieristiche, forse la denominazione di semplice grotta le sta
decisamente un po’ stretta.
Chissà cosa ne pensa a proposito il buon Anton
Friederich Lindner…